Il viaggio verso un futuro sostenibile è ancora lungo, ma Cassina preme con decisione sull’acceleratore. Con Cassina LAB, il marchio di mobili esplora la circolarità e le soluzioni innovative per un design più “green” e durevole.
Di come la sostenibilità sia diventata il nuovo mantra per le aziende nel mondo del design, oltre che un valore imprescindibile per le aziende in ogni settore, abbiamo già parlato in questo articolo. Oggi parlare di innovazione significa, innanzitutto, affrontare la sfida del design sostenibile e delle scelte aziendali in linea con le aspettative dei consumatori, al di là di ogni tentativo di “greenwashing”.
Il noto brand italiano Cassina crea mobili e oggetti d’arredo da quasi 100 anni, e da sempre rivolge una particolare attenzione agli aspetti tecnologici più all’avanguardia. Non è un caso, per esempio, che parte della sua produzione sia rivolta anche ad ambienti tecnicamente esigenti come le navi da crociera di lusso.
Non è certo un caso se oggi «la vocazione alla ricerca continua e alla sperimentazione di processi e materiali del Centro Ricerche & Sviluppo di Cassina si accresce di un nuovo capitolo, Cassina LAB». Come leggiamo sul sito web di Cassina, il compito di questa nuova realtà è quello di «guidare e dare concretezza alla creazione di soluzioni di design innovative e al percorso di transizione verso un modello di Sostenibilità dei prodotti. Un percorso coadiuvato dal Poli.Design del Politecnico di Milano, un centro riconosciuto a livello internazionale, attraverso cui Cassina porta all’eccellenza la propria vocazione».
Questo approccio evidenzia l’impegno di Cassina nei confronti della società grazie, ad esempio, all’individuazione di materiali circolari da utilizzare nella realizzazione dei prodotti. Il tentativo è quello di adottare un approccio più sostenibile al lusso, promuovendo la qualità e la longevità rispetto alle soluzioni di tendenza.
D’altra parte, secondo la filosofia aziendale di Cassina il miglior design è di per sé sostenibile, in quanto interprete di una serie di valori, dalla responsabilità alla cura degli spazi, dalla passione al coraggio che fanno di un oggetto senza tempo un prodotto fatto per durare una vita.
La Circolarità: l’impegno di Cassina
La circolarità diventa un impegno, che Cassina declina lungo una filiera caratterizzata da artigianalità, qualità e conoscenza. E’ un percorso che prevede la ricerca di nuovi materiali ecocompatibili da ri-utilizzare per generare nuovo valore, aumentando così il contenuto di riciclato del prodotto, e lo studio della recuperabilità dello stesso a fine vita – favorendo dunque la sua riciclabilità.
Nascono così divani imbottiti di morbida ovatta di PET riciclato, e poltrone separabili nelle loro componenti per favorire il corretto recupero al termine del ciclo vita.
Molti dei materiali presentati sono adatti all’uso negli interni di imbarcazioni di fascia alta. Tra questi, la schiuma poliuretanica con una percentuale di polioli derivanti da fonti biologiche e l’ovatta di PET riciclato utilizzata nel divano Sengu Bold di Patricia Urquiola e nel divano Esosoft di Antonio Citterio. Diversi prodotti dell’azienda, tra cui le poltroncine Dudet di Patricia Urquiola, sono inoltre progettati per facilitare il riciclaggio, garantendo la separazione dei componenti alla fine del ciclo di vita del prodotto.
Cassina LAB dà priorità al benessere e ha implementato funzioni in grado di migliorare le zone notte come le cabine delle imbarcazioni. Sia il letto Bio-mbo di Patricia Urquiola che il letto Volage EX-S Night di Philippe Starck possono essere dotati del tessuto purificatore d’aria Breath®, la prima tecnologia brevettata a emissioni zero per la purificazione dell’aria che cattura e disgrega i contaminanti per favorire la circolazione naturale dell’aria pulita, e di pannelli fonoassorbenti per migliorare le prestazioni acustiche della stanza.
Con questi progetti innovativi, Cassina si pone in prima linea nello sforzo di tracciare la strada per un futuro (più) sano e sostenibile.