Con passione e tecnologie di lavorazione innovative, l’azienda italiana DE CASTELLI porta l’antico materiale del metallo nel pieno della modernità.
Per millenni l’uomo ha lavorato il metallo con i mezzi a sua disposizione, per produrre oggetti funzionali e decorativi che hanno svolto un ruolo fondamentale nella nostra evoluzione culturale. La padronanza di questo materiale richiede una grande abilità e una conoscenza approfondita delle sue proprietà fisiche.
Non è un caso, dunque, che un leader assoluto nella lavorazione del metallo e nell’innovazione delle tecniche come il marchio De Castelli venga fondato dal discendente di una stirpe di fabbri: Albino Celato.
Celato ha fondato De Castelli nel 2003 a Crocetta del Montello, vicino a Treviso. Alle competenze tradizionali acquisite negli anni dalla sua famiglia, ha voluto affiancare una potente carica innovativa. Concependo il metallo come un materiale adeguato alla modernità, ha messo in primo piano design e tecnologie all’avanguardia. Il risultato è un catalogo di prodotti, mobili e superfici che combinano la tradizione artigianale con tecniche ingegneristiche e produttive avanzate.
Gli obiettivi del Brand
Uno degli obiettivi dichiarati di De Castelli è “piegare il metallo alle esigenze di spazi e usi diversi, per plasmarlo secondo i gusti e i desideri di una clientela sofisticata ed esigente”. L’azienda si procura e manipola metalli come rame, ottone, ferro e acciaio per soddisfare le specifiche di architetti e designer alla ricerca di finiture superficiali uniche. La durata e la versatilità di questi materiali li rende adatti all’uso su pareti, soffitti o pavimenti, e De Castelli è regolarmente chiamata a consigliare ai suoi clienti il metallo migliore per valorizzare il loro progetto.
“Il valore aggiunto di De Castelli è quello di plasmare questo materiale in base al progetto dell’architetto, del designer o dell’artista”, afferma il responsabile della ricerca e sviluppo dell’azienda, Filippo Pisan. “Partendo da uno schizzo o da un’idea, siamo in grado di realizzare il progetto dell’architetto, poiché l’intera progettazione e lo sviluppo sono curati dal nostro ufficio tecnico interno. Ciò significa che l’architetto o il designer non devono essere esperti di metalli”.
Alcuni dei progetti per i quali De Castelli ha fornito la sua esperienza e i suoi materiali dimostrano la capacità dell’azienda di tradurre in realtà concetti fantasiosi. All’Expo di Milano del 2015, l’azienda ha collaborato con gli architetti Marco Zito e Alessandro Pedron per sviluppare il rivestimento dei padiglioni OVS ed Excelsior della fiera. Un sistema di pannelli sovrapposti a forma di losanga in acciaio Délabré Corten ha conferito alle facciate della struttura un’accattivante tridimensionalità, con una consistenza e una tonalità sottili che si sono evolute gradualmente.
Per la 14ª edizione della Biennale di Architettura di Venezia del 2014, De Castelli ha realizzato un grande arco d’ingresso per il Padiglione Italia di Cino Zucchi. Il portale, alto 10 metri, è stato rivestito da 163 pannelli in acciaio che miravano a esaltare “le potenzialità espressive del metallo, grazie allo sviluppo di una speciale finitura che mette in risalto la gamma di colori tipica dell’acciaio – dal grigio al marrone al blu”.
Oltre a supportare progetti architettonici su misura, l’azienda produce un’ampia gamma di superfici metalliche che rendono i suoi materiali artigianali disponibili al pubblico. Ognuno di questi prodotti è realizzato con precisione utilizzando metodi come il taglio laser, la piegatura e la saldatura, combinati con tecniche di finitura uniche come la brunitura, l’ossidazione e la spazzolatura. “Ogni processo è completato con il massimo livello di competenza”, aggiunge Pisan, ‘come se si trattasse di un fabbro con la sensibilità di un gioielliere’.
Il design contemporaneo è un aspetto centrale dell’identità del marchio De Castelli, che ha sviluppato una propria gamma di mobili e prodotti avvalendosi della collaborazione dei principali talenti creativi del mondo. Librerie, contenitori, luci, sedie e tavoli applicano il metallo in modi sorprendenti, dando vita a oggetti realizzati con la stessa precisione e attenzione ai dettagli dei materiali di superficie principali dell’azienda.
Tra le collaborazioni con i designer di De Castelli, ricordiamo la consolle Solometallo di Nikita Bettoni, che combina superfici in rame, ottone e acciaio inossidabile con gambe in alluminio tornito, legno laccato e pelle per creare un oggetto dalla ricca diversità visiva e testuale. La collezione di luci scultoree per esterni Ginko di Marco Zito mette in risalto i dettagli intriganti delle superfici metalliche dirigendo la luce su riflettori a forma di foglia, mentre il mobile contenitore monolitico Celato, sviluppato dal team di progettazione interno all’azienda, incorpora cassetti nascosti nel suo guscio rivestito. Le collaborazioni con nomi famosi come Xavier Lust, Ron Gilad e Michele de Lucchi contribuiscono ad affermare il marchio come importante protagonista della scena del design mondiale.
Secondo Pisan, migliorare la conoscenza dei prodotti dell’azienda in tutto il mondo è fondamentale per la crescita futura di De Castelli. “Abbiamo una rete di vendita mondiale e l’obiettivo è quello di espandere la rete commerciale, coprendo aree in cui non siamo ancora presenti ed esportando il know-how di De Castelli negli studi di architettura”, sottolinea. Se questo obiettivo verrà raggiunto, architetti e designer di tutto il mondo avranno presto la possibilità di esplorare gli usi contemporanei di questo antico materiale.